SEMINARIO DI APPROFONDIMENTO IN COUNSELING
Danza e Counseling
il seminario si svolgerà il 29 marzo 2025, in presenza a Roma, dalle 09.30 alle 18.30 (sede da definire).
Il corso sarà attivato al raggiungimento di un numero minimo di iscritti
Quale danza per quale direzione…
La relazione che si cerca di instaurare tra cliente e counselor è immersa in un contesto più ampio che per Ludwig von Bertalanffy (1967) è “un complesso di elementi interagenti” e di appartenenze a vari sistemi interconnessi. Tale complessità non può spiegarsi a partire dalle caratteristiche delle singole parti e viceversa. Ogni incontro risulta pertanto unico e importante per la definizione della complessità. Bateson riconosce nell’unità mente-corpo-ambiente una struttura imprescindibile che caratterizza un approccio dell’essere in un rapporto plurirelazionale come modo di essere al mondo, fatto di metafore, connessioni, interrelazioni, pattern e di mente e corpo incarnati. Tale concezione è un patrimonio dove si immerge l’opera del counseling, dove l’individuo stesso è parte attiva e responsabile di una coreografia architettata su relazioni interattive, fondata su elementi interpersonali, sociali, all’interno di un dialogo tra diversità “uniche” verso la ricerca di una attribuzione di senso.
L’azione congiunta del Counseling e della Danzamovimentoterapia si configura come una “danza di parti interagenti” a sostegno di una relazione dialogica ridefinita nella configurazione esistenziale tra i partecipanti e aprendola a nuovi ordini di significati. Inoltre la riflessione sulle connessioni tra il counseling e l’intercultura attraversano la dimensione ecologica e i margini di senso della nostra professione, entro il quale si colloca il counselor in una relazione con la diversità. Una relazione che implica legami che conferiscono potenza alla libertà del proprio essere laddove la libertà non finisce quando comincia quella dell’altro ma dove inizia la liberazione dell’altro e attraverso l’altro. In questa prospettiva esistono solo atti di liberazione che connettono agli altri.
La proposta vuole:
- offrire la possibilità di riflettere su come la Danza/Teatro, attraverso la metodologia della Danza Relazionale-Creativa© possa essere una modalità volta alla conoscenza, allo scambio e proporsi come strumento rivolto ad una azione pedagogica che educhi all’arte e alle relazioni;
- fare esperienza pratica e riflettere su come potersi relazionare con l’altro (dall’altro dentro di sé, all’altro fuori da sé) ponendo attenzione alle risonanze rispetto a tale tematica, alle difficoltà, risorse, chiusure e aperture che giacciono dentro ognuno di noi;
- offrire contributi teorici metodologici e condivisione di esperienze su come attraverso la Danza Relazionale-Creativa© si possano ritrovare delle risorse creative per recuperare un’identità e una autostima spesso privata del senso dell’essere e dell’appartenere, ritrovare il germoglio della nuova fiducia in sé, scoprire una nuova capacità di creare ed essere bellezza.
- Creare appartenenza e coesione di gruppo
- Rafforzare la consapevolezza del proprio sé in senso psico-corporeo e le proprie capacità espressive e comunicative
- Favorire o rafforzare e valorizzare il proprio processo creativo
- Saper gestire la relazione counselor-cliente, in particolare in gruppo, attraverso tecniche corporee e artistiche
- Saper utilizzare metodologie e tecniche espressive in diversi contesti applicativi
Per i partecipanti
I partecipanti verranno invitati alla esplorazione dello spazio, della forma del corpo, dell’uso del peso, esplorando il tempo con alcune tecniche specifiche di utilizzazione del ritmo secondo la matrice dell’Expression Primitive, esperienza pregnante sotto il profilo etno-antropologico e strumento per creare struttura, concentrazione, definire rituali di appartenenza e aggregazioni. Verrà fatto riferimento alla Danzamomvimentoterapia Relazionale-Creativa© (metodo F. Battista), all’Embodied Simulation e alla teoria dei neuroni specchio con pratiche di rispecchiamento, esperienze e pratiche motorie ora più libere ora più strutturate.
Conduttore
Fernando Battista Ph.D. in Teoria e Ricerca Educativa Università di Roma Tre, Dipartimento di Scienze della Formazione, con un progetto di ricerca improntato sull’uso della danza/teatro, della Danzamovometoterapia (Dmt) ed altri linguaggi artistici in ambito didattico e pedagogico Interculturale. È docente del Master di Artiterapie dell’Università di Roma Tre e dell’Università Cattolica di Milano, è docente e tutor del Master di Educazione Interculturale dell’Università di RomaTre. È stato invitato da diverse Università Italiane e straniere (Università del Messico, Universitè de Paris) a condurre laboratori sull’uso della danza e degli strumenti artistici in ambito educativo.
E’ Danzamovimentoterapeuta-SV Apid e Counselor Trainer-Sv Assocounseling.
Professore specializzato per i bisogni speciali presso l’Istituto di Istruzione Superiore Livia Bottardi di Roma. Autore e conduttore del progetto Anime Migranti/Pedagogia del Confine, laboratorio di Dmt e linguaggi dell’arte volto a far incontrare e conoscere persone migranti e studenti adolescenti. Ha partecipato a diversi convegni e manifestazioni in Italia e all’estero.
Autore del volume: Pedagogia del Confine. Storie di corpi in movimento per una pedagogia della relazione, Edizioni Junior Spaggiari, Parma 2024 e di diversi articoli in ambito nazionale e internazionale, e collaborato alla stesura di volumi specifici sui temi della danza e dell’arte in ambito educativo.
Iscrizioni
Per iscriversi è necessario compilare la domanda di iscrizione online: QUI e versare un acconto di 50€ entro il 3 marzo 2025
Le iscrizioni saranno prese in ordine di prenotazione
Costi
- 200€ per i soci
- 280€ per i non soci
Per il pagamento della quota associativa QUI
Contatti Segreteria Organizzativa
info@upaspic.it
Tel. 06 54225229
Segnaliamo i prossimi appuntamenti formativi per i mesi di FEBBRAIO, MARZO e APRILE 2025
> Inizio corso: 22 febbraio
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